Prendi in casa uno studente/un infermiere è una iniziativa portata avanti a Milano (in Via Casoretto) grazie alla collaborazione tra la Provincia di Milano, L’Associazione “Meglio Milano” e altri soggetti privati, che prevede la coabitazione tra un pensionato autosufficiente e un giovane non residente a Milano per condividere compagnia e alloggio, bollette e spese quotidiane.
L’iniziativa offre un’interessante strategia per dare risposta ai problemi abitativi di due delle categorie più vulnerabili sotto questo profilo: i giovani e gli anziani. Se da un lato, infatti, la popolazione anziana soffre a causa di condizioni abitative inadeguate alle proprie caratteristiche ed esigenze (case sovradimensionate, prive di riscaldamento, in condomini semivuoti e in assenza di reti di prossimità solidale con forte rischio di isolamento sociale), dall’altra la fascia di popolazione più giovane (ma non solo) nella sua precarietà economico-lavorativa, ha grandi difficoltà ad accedere al bene casa. Il corto circuito sociale ed economico, innescato dalla crisi economica, ha fatto si che la fascia giovane non rappresenti più una risorsa e un sostegno per la popolazione anziana, specie per quella non autosufficiente, e ha prodotto un forte carico sulle donne in famiglia e/o il ricorso ad assistenti familiari straniere (fenomeno delle badanti).
Il progetto “Prendi in casa uno studente”, basato sul concetto di mutuo aiuto e di solidarietà intergenerazionale (ne abbiamo parlato diverse volte in questa pagina), incentiva la coabitazione tra persone di generazioni diverse soddisfacendo, In questo modo, le esigenze specifiche delle persone anziane (compagnia, aiuto domestico, condivisione di conoscenze, sostegno per disbrigo di incombenze quotidiane) ma anche quelle dei giovani (necessità di alloggio gratuito anche se temporaneo, apprendimento generazionale, sviluppo del senso di solidarietà).
Gli ospitati non pagano un vero affitto ma partecipano mensilmente alle spese di casa con un rimborso di circa 250-280 euro, collaborano con piccoli aiuti e compagnia. I pensionati soffrono meno la solitudine e ritrovano la gioia di sentirsi ancora utili. Il progetto prevede un processo di raccolta e registrazione delle richieste ed esigenze, l’approfondimento della conoscenza dei giovani e meno giovani che vogliono avvicinarsi all’esperienza; l’organizzazione di incontri e l’assistenza lungo tutto il percorso conoscitivo e di coabitazione. Gli elementi che maggiormente aiutano nella definizione degli abbinamenti sono le aspettative rispetto all’esperienza, alcuni tratti caratteriali, gusti e abitudini in generale.
L’associazione MeglioMilano conosce i pensionati che offrono alloggio incontrandoli nelle loro abitazioni, e osserva i giovani in incontri diretti, facilitando la presentazione di persone affini tra loro, privilegiando gli abbinamenti tra persone dello stesso genere. Compatibilmente con le offerte ricevute si cerca di avvicinare il più possibile i giovani ai riferimenti universitari o lavorativi, minimizzando gli spostamenti e lasciando più tempo libero da dedicare allo studio o al riposo. Durante i mesi di coabitazione, MeglioMilano organizza periodicamente delle chiacchierate, singole o di gruppo, per verificare il gradimento dell’esperienza. La convivenza è regolata da un accordo di ospitalità di almeno sei mesi, rinnovabile per il tempo che si desidera o annullabile in caso di scarso gradimento reciproco.
Prendi in casa uno studente è un progetto realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cariplo.
+info
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/02/17/news/le_comuni_delle_nonne-78814411/#
http://www.meglio.milano.it/pratiche_studenti.htm