Homesharing

È sempre più frequente leggere annunci di persone anziane che vivono sole, che offrono la disponibilità della propria casa in cambio di compagnia o aiuto. Questa opportunità è spesso accolta da giovani in cerca di un  alloggio e  rappresenta un interessante modo per dare risposta a due importanti bisogni sociali emergenti: l’isolamento di molte persone anziane e la necessità di emancipazione da parte della fascia di popolazione più giovane.
La condivisione della casa tra anziani e giovani, sta diventando rapidamente una tendenza internazionale e, pur differenziandosi da paese a paese, si tratta di un processo che si caratterizza per la sua equità e solidarietà. Si tratta, infatti, di un vero e proprio scambio di servizi, utile ad ovviare  bisogni reciproci e complementari: l’alloggio a basso costo (o gratuito in certi casi) peri giovani, in genere studenti, e la compagnia o piccoli aiuti per le attività quotidiane per gli anziani. In alcuni paesi come la Spagna (Università di Granada, Malaga, Siviglia, Madrid, Alicante, Murcia, Bilbao, e altre) e alcuni paesi del nord Europa, questo processo è facilitato direttamente dalle Università, che lo offrono come servizio ai propri studenti in maniera organizzata e professionale mentre, in altri paesi si stanno evolvendo iniziative private o di organizzazioni sociali che fanno da intermediari tra i soggetti interessati. Gli accordi, in genere, sono stipulati in funzione sia delle necessità della persona anziana, spesso legate alla sua condizione di ridotta autonomia, sia su quelle dello studente giovane di disporre del tempo necessario da dedicare allo studio  e sviluppare le normali relazioni sociali.

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Anche se lo scambio avviene di solito tra persone anziane proprietarie degli immobili e giovani studenti, non esistono regole prestabilite, e non è anomalo assistere, ad esempio, anche a casi in cui persone disoccupate offrono le proprie case a lavoratori che non possono permettersi di pagare affitti troppo alti. I vantaggi che derivano dalla condivisione dell’alloggio sono diversi: da un lato si dà sostegno e supporto positivo  ad alcuni aspetti sociali che caratterizzano il fenomeno generale dell’invecchiamento della popolazione, dall’altra, si danno risposte concrete alle difficoltà di accesso alla casa da parte della popolazione più giovane. Da un punto di vista sociale l’intero processo risulta essere interessante in quanto favorisce lo sviluppo della solidarietà intergenerazionale, una migliore convivenza sociale e, di conseguenza, una più generale coesione sociale. Analizzando il processo nello specifico, ci rendiamo conto che i vantaggi specifici per le persone anziane riguardano: la possibilità di invecchiare nella propria casa senza dover ricorrere ad una struttura  residenziale assistita o vivere con i familiari; vivere in compagnia ed evitare i tanti momenti di solitudine; sentirsi più sicuri nel condividere l’abitazione  con altre persone. Mentre per i giovani i vantaggi sono: disporre di un alloggio con canoni di locazione accettabili in un ambiente idoneo allo studio; condividere una esperienza di vita intergenerazionale; fuoriuscire dal proprio nucleo familiare e iniziare un processo di vita indipendente.

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homsharing logoI programmi di Home Sharing sono in rapida diffusione, una rete internazionale è oramai attiva in tutta Europa, ed è possibile trovare chi facilita questo servizio anche in Italia: a Milano, l’Associazione Megliomilano; a Roma, l’Associazione Liberacittadinanza; a Firenze, l’Azienda della Regione Toscana per il Diritto allo Studio Universitario;  a Bologna,  Confabitare: a Modena e Reggio Emilia, il Comune e l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio (Acer) a Torino, l’Associazione “Non più da soli”. È importante notare che il ruolo delle associazioni non termina al momento dell’incontro tra le due necessità ma prosegue successivametne, sostenendo la relazione che si va a instaurare durante tutto il periodo  della convivenza.

In un’epoca di crisi come quella che stiamo attraversando, l’Home Sharing può rappresentare una interessante forma di risparmio e una opportunità di socializzazione e crescita perché, in fondo, si tratta di uno servizio che facilita l’incontro dei bisogni di persone che intendono aiutarsi reciprocamente. 

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