Abitaresociale Quartu per l’invecchiamento attivo intergenerazionale

Continuare a condurre una vita autonoma in casa propria è una priorità nella vita di qualsiasi persona che stia iniziando a ragionare su come invecchierà. Al momento di affrontare la questione però, le persone non prestano particolare attenzione alle caratteristiche delle case in cui risiedono sottovalutando alcuni aspetti che in un futuro potrebbero rappresentare dei seri problemi per la propria autonomia. Le nostre case sono infatti spesso inadeguate alle nostre future esigenze di persone che diventano anziane: viviamo in case troppo grandi, con barriere architettoniche e poco socializzanti. I nostri condomini difficilmente possono essere considerati una comunità di persone a cui appoggiarci al momento del bisogno. D’altra parte i giovani, spesso privi di un contratto stabile e impossibilitati a pagarsi un affitto, trovano difficoltà a rimanere nei luoghi in cui sono cresciuti e si trovano costretti a spostarsi in località dove il bene casa è più accessibile.

Con il progetto Abitaresociale Quartu, ABITARESOCIALE in collaborazione con il team di progettazione di M2Bstudio, propone la realizzazione di un edificio in cui soddisfare queste due esigenze. Il progetto è stato concepito a partire da un innovativo processo di PROGETTAZIONE SOCIALE, realizzato con la collaborazione esperti in marketing analysis e del campo dell’analisi demo-sociale, in cui sono stati studiati non solo gli aspetti tipologici e architettonici ma anche gli aspetti sociali della vita che si può condurre all’interno dell’edificio e i possibili servizi annessi. È stato anche studiato l’impatto di un progetto di queste caratteristiche nel territorio dell’area vasta di Cagliari.

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le fasi della progettazione di Abitaresociale

Il progetto consiste nella creazione di un complesso abitativo che sia in grado di conciliare le esigenze sia delle persone che pianificano il proprio invecchiamento (in compagnia, con aiuto domestico, in condivisione di conoscenze, con sostegno per disbrigo di incombenze quotidiane) che di quelle giovani che hanno necessità di alloggio, lavoro, apprendimento generazionale, voglia di condivisione e di solidarietà. Il progetto rappresenta anche una ipotesi di soluzione per i problemi relativi al “dopo di noi” per le famiglie nelle quali è presente un componente con problemi di disabilità e che necessità di accompagnamento nelle vita quotidiana anche dopo la perdita dei propri familiari

schema volumetrico

L’IDEA

Si propone la realizzazione di un complesso abitativo per anziani e giovani in cui siano erogati servizi e attività rivolti alla persona finalizzati all’invecchiamento attivo e in cui siano presenti attività produttive per il quartiere. La gestione complessiva potrà esser affidata ad un soggetto del terzo settore o dell’imprenditoria sociale esperto in attività di gestione dei servizi alla persona. Il complesso abitativo si pone in un’ottica di servizio per il quartiere poiché potrà essere luogo di organizzazione di attività/servizi destinati anche agli abitanti del quartiere. Alcuni locali polifunzionali saranno disponibili in locazione ad operatori commerciali o sociali esterni e saranno preferibilmente dedicati ad attività di tipo commerciale e/o sociale. I locali saranno resi disponibili in locazione anche a soggetti esterni (istituzioni, privati, associazioni).

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Da un punto di vista architettonico le intenzioni dei progettisti si sono orientate verso il sostanziale recupero dei volumi esistenti costituenti un tipico impianto di residenza campidanese a corte con loggiato perimetrale (sa lolla). Il rapporto tra tradizione e contemporaneità viene sostenuto dalla ricerca dell’essenzialità cromatica dei volumi: evidenziata maggiormente dai colori più accesi delle tende delle finestre e delle terrazze. Altri caratteri dalla forma semplice ed attuale (il nuovo loggiato: sa lolla) sottolineano la continua ricerca di equilibrio tra tradizione e contemporaneità.

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A CURA DI:

ABITARESOCIALE è un gruppo interdisciplinare di formazione, progettazione e ricerca specializzato nella creazione di progetti dedicati alle persone anziane e di reti di servizi personali. Dal 2012 curano la pagina web http://www.abitaresociale.net in cui stimolano il dibattito intorno ai temi dell’abitare degli anziani, dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni. Hanno scritto per importanti riviste italiane specializzate e impartito conferenze e corsi di formazione a Roma, Milano, Cagliari e Barcellona. Dal 2013 entrano a far parte della rete internazionale “Age@home” che promuove l’invecchiamento attivo in casa su tutto il territorio europeo. Attualmente sono impegnati in diversi progetti di abitare collaborativo destinati a persone anziane e per il “dopo di noi”. 

M2Bstudio è un gruppo di progettisti formatosi nel 2012 dall’unione professionale di un ingegnere edile (Giampaolo Meloni), un ingegnere edile/architetto (Giovanni Messina) ed un’architetta (Claudia Belgrado) in seguito ad una esperienza comune nello studio di architettura C+C04 e ad alcune esperienze internazionali professionali e di formazione. Specializzati nella progettazione architettonica ad indirizzo residenziale hanno curato nel corso degli ultimi anni diversi progetti residenziali su diverse scale. Sensibili alle tematiche sociali residenziali ed a quelle legate alla riduzione di consumo di suolo, hanno intrapreso nel 2014 una collaborazione con Abitaresociale di cui sono diventati partner in alcuni progetti di invecchiamento attivo ed abitare collaborativo.

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