Una proposta di legge in Italia per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni

Nei primi mesi del 2016 è stata presentata in parlamento la proposta di legge sull’invecchiamento attivo: «Misure per favorire l’invecchiamento attivo della popolazione attraverso l’impiego delle persone anziane in attività di utilità sociale e in iniziative di formazione permanente».

La proposta prosegue il suo iter parlamentare con la prospettiva di una sua approvazione definitiva nel corso della legislatura. Questa iniziativa segue altre di uguale natura e di livello locale: alcune regioni italiane, infatti, hanno già adottato una legge sull’invecchiamento attivo (Abruzzo, Umbria, Liguria, Friuli Venezia Giulia) e altre hanno presentato proposte di legge che si trovano ancora in via di approvazione (Basilicata, Lazio, Veneto).

Perché è importante una legge sull’ invecchiamento attivo?

Si tratta prima di tutto, di una sfida culturale necessaria per una società come quella italiana che invecchia sempre di più e che ha bisogno di esprimersi, anche in termini normativi, sul fenomeno dell’invecchiamento della popolazione e sul concetto di invecchiamento «attivo».

In secondo luogo, l’adozione di una legge specifica esprime un’inversione di tendenza da parte dei decisori politici, dopo anni di approccio timido e «leggero», riguardo al fatto che il fenomeno dell’invecchiamento debba e possa avere anche interesse anche dal punto di vista giuridico-istituzionale

In terzo luogo, una legge specifica sull’invecchiamento attivo potrebbe dare concretezza ai contenuti delle linee di indirizzo emanate in tutta Europa durante l’ “Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni”( anno 2012).

L’invecchiamento della popolazione è una conquista importante della nostra società in quanto rappresenta il risultato del miglioramento delle condizioni di vita e della riduzione della mortalità prematura. Riteniamo fondamentale che tale conquista debba essere supportata anche da un adeguato normativo e giuridico.

È inoltre quanto mai necessario continuare a portare avanti la sfida culturale che sottende la legge e superare la paura che si vive di molti ambienti sociali rispetto a possibili scenari di futuro caratterizzati da una società anziana afflitta da conflitti intergenerazionali. Proprio l’Anno europeo per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni 2012 ha cercato di prevenire, o perlomeno ridurre, questi approcci negativi sostenendo il concetto che l’invecchiamento attivo deve essere pubblicamente espresso, sostenuto, socialmente condiviso e giuridicamente accompagnato in tutti gli aspetti della vita riguardanti le attività professionali, socio-culturali, partecipative e di inclusione familiare e sociale

La capacità di invecchiare mantenendosi indipendenti e in buona salute è obiettivo dell’invecchiamento attivo e una legge apposita è la benvenuta per consolidare e concretizzare questi aspetti al fine di fornire basi sicure alla solidarietà tra le generazioni riducendo i confini tra «giovani» e «anziani» via via che aumenta l’aspettativa di vita.

Si auspica che la legge proposta recepisca le indicazioni fornite in ambito europeo dalle direttive comunitarie:

  • antidiscriminazione: nell’accesso a beni e servizi a prescindere dall’età e dalle condizioni personali per migliorare l’accessibilità da parte di tutti i fruitori e, soprattutto, di potenziali fruitori vulnerabili, come le persone con disabilità e le persone anziane;
  • parità tra i sessi: da assicurare in tutti i campi su cui si cimenterà l’invecchiamento attivo in materia di occupazione, di lavoro, di retribuzione e di diritti alla formazione permanente e alla pensione;
  • sicurezza sociale e libertà di circolazione.

L’invecchiamento attivo significa anche che i cittadini europei possano godere dei diritti di protezione sociale in tutti i i paesi dell’Unione Europea. La mobilità delle persone anziane è ormai un fatto concreto e occorrono misure idonee per tutelare l’accesso ai sistemi di sicurezza e protezione sociale che consentano agli anziani di partecipare alla vita attiva nelle società europee e vivere ovunque in modo indipendente.

Si auspica, infine, che le legge individui percorsi e strumenti per l’utilizzo dei Fondi Strutturali e di Coesione Europei a sostegno dell’invecchiamento attivo messi a disposizione nel bilancio dell’UE. I fondi sono desinati a sostenere l’impegno degli Stati membri nel creare posti di lavoro, promuovere lo sviluppo economico e sociale e la coesione sociale e territoriale in tutta l’Unione anche in ambito di invecchiamento attivo.

I programmi e i progetti di finanziamento riguardano:

  • il Fondo Sociale Europeo (FSE), per aiutare le persone ad accrescere le loro competenze e prospettive occupazionali anche nella fase dell’invecchiamento attivo, per la formazione e riqualificazione dei lavoratori anziani, per adeguare le imprese all’occupazione dei lavoratori anziani e combattere ogni discriminazione fondata sull’età nel mercato del lavoro e nei luoghi di lavoro;
  • il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) con il quale sono finanziati interventi per lo sviluppo di infrastrutture sociali e sanitarie atte a dare risposte nazionali e regionali ad alcune delle sfide sociali dell’invecchiamento attivo, comprese le trasformazioni dei sistemi sociali e sanitari;
  • il Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), finalizzato a prevenire l’isolamento delle persone anziane delle zone rurali,
  • il Fondo di Coesione per lo sviluppo dei paesi più svantaggiati
  • il Settimo Programma Quadro tramite il quale l’Ue sostiene e coordina la ricerca e l’innovazione, anche nel campo dell’invecchiamento attivo e in buona salute.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.