Cosa è la rete delle città amiche degli anziani ?
Nel 2006 la Organizzazione Mondiale della Sanità riunì 33 città di 22 paesi in un progetto destinato a determinare i principali elementi dell’ambiente urbano che facilitano un invecchiamento attivo e salutare. Il risultato fu la pubblicazione di Città Amiche degli Anziani: una Guida allegata al documento nella quale si stabilisce una cornice nella quale trovare accordi per valutare l’adattamento delle città alle necesità delle persone anziane. Il Programma delle Città Amiche degli Anziani è dunque un progetto internazionale per aiutare le città a prepararsi alle tendenze demografiche mondiali: l’invecchiamento rapido della popolazione e la urbanizzazione crescente. Il Programma riguarda gli aspetti collegati ai fattori ambientali locali, sociali ed economici che influenzano la salute e il benessere delle persone anziane che vivono in città. Una città amica degli anziani è un ambiente urbano accessibile integrante e accessibile che favorisce l’invecchiamento attivo. Raggiungere il risultato della partecipazione attiva delle persone anziane è un elemento essenziale per qualsiasi città amica degli anziani. I suoi apporti sono importanti per valutare l’adattamento delle città, fissare priorità, proporre soluzioni e seguire i progressi realizzati
Introduzione alla Guida: Fonte Ciudades Globales Amigables con los Mayores: Una guía
L’invecchiamento e l’urbanizzazione della popolazione sono due tendenze globali che, insieme, costituiscono forze importanti che caratterizzano il secolo XXI. Man mano che le città crescono, la proporzione di residenti over 60 va aumentando sempre più. Gli anziani rappresentano una risorsa per le loro famiglie, per la comunità e per l’economia locale in situazioni di vita dove fungendo da sostentatori e facilitatori. L’OMS ritiene che l’invecchiamento attivo costituisca un processo che dura per tutta la vita ed è caratterizzato da vari fattori che, da soli e nel loro insieme complessivo , favoriscono la salute, la partecipazione e la sicurezza nella vita degli anziani.
Basata su questa visione da parte dell’OMS su l’invecchiamento attivo, il proposito di questa Guida è di fare in modo che le città si impegnino ad essere più “amiche delle rispettive età”, al fine di approfittare del potenziale che rappresentano le persone nelle diverse età per l’intera umanità. Una città amica degli anziani incoraggia dunque l’invecchiamento attivo mediante l’ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza al fine di migliorare la qualità di vita delle persone man mano che invecchiano. In termini pratici, una città amica delle età adatta le sue strutture e servizi affinché siano accessibili ed includano gli anziani rispetto alle diverse necessità e capacità.
Col fine di conoscere le caratteristiche di una città amica degli anziani, è essenziale far riferimento alla fonte principale delle informazioni rappresentata dai residenti di età avanzata delle rispettive città. Lavorando con gruppi di anziani in 33 città in tutte le regioni dell’OMS, questa organizzazione ha coinvolto gli anziani in “focus group” con il compito di descrivere i facilitatori e le barriere sperimentate in otto aree della vita urbana. Nella maggioranza delle città, le relazioni degli anziani sono state completate con interviste somministrate ad altri “focus group”, coadiuvati da fornitori di servizi e monitorarti da parte del settore pubblico, del volontario e privato. A partire dai risultati dei “focus group” si è sviluppato un insieme di indicatori di controllo per le città amiche degli anziani.
Indice della Guida
- La Parte 1 descrive le tendenze convergenti sulla rapida crescita della popolazione over 60 e dell’urbanizzazione, come sfida che affrontano le città.
- La Parte 2 presenta il concetto dell’ “invecchiamento attivo” come un modello capace di orientare lo sviluppo di città amiche degli anziani.
- La Parte 3 riassume il processo di ricerca che esitò nell’identificazione dalle caratteristiche principali di una città amica degli anziani.
- La Parte 4 descrive come la Guida deve essere utilizzata da individui e gruppi per stimolare l’azione nelle sue proprie città.
- Le Parti 5-12 descrivono le idee e le preoccupazioni espresse dagli anziani e dalle persone che li assistono in otto aree distinte della vita urbana: spazi all’aperto e edifici, trasporti, abitazione, partecipazione sociale, rispetto e inclusione sociale, partecipazione civica ed impiego, comunicazione e informazione, servizi comunitari di appoggio e per la salute.
In ogni parte, la descrizione dei risultati finisce con una lista di controllo che presenta le caratteristiche principali che devono avere le città amiche delle età l’età ottenuta dell’analisi delle relazioni di tutte le città
- La Parte 13 integra i risultati sotto la prospettiva dell’invecchiamento attivo dell’OMS e sottolinea connessioni forti tra i temi che concernono le città amiche degli anziani.
Questi risultati presentano le caratteristiche principali della città degli anziani “ideale” e mostrano come il cambiamento di un aspetto della città può avere un impatto positivo su altre aree della vita degli anziani. Incoraggiati dalla prospettiva di comunità sempre più amiche degli anziani, attualmente i collaboratori dell’OMS stanno intraprendendo iniziative per convertire la ricerca in 7 azioni locali, mirando ad ampliare la portata molto oltre le città e diffonderlo a più comunità. C’è un movimento crescente di comunità amiche delle età per il quale questa Guida costituisce il punto di partenza.
Riferimenti
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Global Age-friendly Cities: A Guide (2007)
Ciudades Globales Amigables con los Mayores: Una guía (2008)
Parole chiave: Qualità di vita, Architettura, Accessibilità, Città
[…] Per approfondimenti e chiarimenti in merito ai punti, vi rimando alla lettura di questo articolo. […]
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